Giulia Blasi | Servizio a domicilio - La stanchezza dei vaccinati
Questa settimana: fastidi da tour, fastidi con i no vax, fastidi con il governo, però giuro che a parte il raffreddore sto benone.
Brutta - Storia di un corpo come tanti è andato in ristampa a dieci giorni dalla pubblicazione, e insieme girando per l'Italia a un ritmo piuttosto sostenuto. Valeva la pena di dormire male per tutta la primavera 2021? A questo punto direi di sì. Quindi grazie a chi lo sta comprando (anche e soprattutto nelle librerie indipendenti) e a chi lo comprerà, a chi l'ha letto e l'ha regalato, a chi ci si è ritrovato e a chi ha scoperto cose che non riusciva nemmeno lontanamente a immaginare.
La settimana scorsa è stata molto bella e molto faticosa, fatta di trasferte ripetute, letti sempre diversi (e non sempre comodi) in camere d'albergo sempre diverse, treni, e la solita gente che non ha compreso il concetto di "trasmissione via aerosol" e sta con la mascherina sul mento. Il raffreddore mi ha motivata a indossare due mascherine una sopra l'altra, e forse continuerò così. Una delle cose più stancanti di questo anno e mezzo è stata la continua tensione provocata dal vedere che c'è davvero troppa gente che non ha cura né di sé né degli altri, e allora io penso a me e mi proteggo come posso. Però di una cosa sono convinta: che sulla comunicazione della pandemia il governo stia sbagliando ogni cosa che si può umanamente sbagliare. Gente che igienizza compulsivamente le superfici ma poi sta col naso all'aria. Gente che non si vaccina perché "è un siero sperimentale" (non è un siero, non è sperimentale: perché non viene spiegato con chiarezza, invece di dare spazio a ogni complottista sotto il sole?) Gente che "sta aspettando di vedere come va" (ve lo dico io: ve lo prendete da un'altra persona che aspettava di "vedere come va", e nel frattempo continuate a farlo girare e rischiate di infettare soggetti fragili e bambini, anche molto piccoli). E in tutto questo, il governo italiano si comporta come se bastasse fare una conferenza stampa ogni tanto e dire "vaccinatevi". Si capisce perché noi che temiamo il virus ma non il vaccino siamo esausti. Siamo lasciati soli a lottare contro i mostri delle paure e dell'incuria altrui, quando i dati parlano chiaro: secondo l'ISS, il vaccino è efficace nel prevenire l'infezione intorno all''80%, e il massimo dell'efficacia si riscontra proprio nella fascia 49-60, vale a dire quella che resiste alla vaccinazione. È saltata l'ultima scusa dei no vax, vale a dire che i vaccinati si infettano come i non vaccinati. Semplicemente, non è vero.
L'altra cosa stancante ha a che vedere con il continuo richiamo a essere accoglienti, comprensivi, morbidi, convincenti con chi non si vuole vaccinare, invece di mandarlo affanculo come ci verrebbe da fare. L'assunto è sempre che quelli, poverini, hanno paura: e noi, cattivoni, li radicalizziamo. Nessuno tiene conto di quanto sia faticoso avere a che fare con l'aggressività di gente già abbondantemente radicalizzata di suo, che chiama i vaccinati "inoculati" o "punturati", che ci accusa di essere contagiosi, pecore al soldo delle case farmaceutiche, insomma, tutto un assortimento di giudizi che per quanto campati in aria comunicano disprezzo, oltre a causare frustrazione. Una frustrazione che ci dovremmo tenere in canna, reprimere, ignorare, perché il no vax va preso con le buone, dato che ha il potere di determinare il ritorno alla normalità di un paese davvero stanco ma pure di decidere della vita e della morte di persone a noi care e che non possono essere vaccinate. Io ormai vorrei solo prenderli a ceffoni.
Un documentario su Zagor Camillas
Abbiamo perso Mirko Bertuccioli, meglio noto come Zagor e metà dei Camillas, nella primavera del 2020, quando del Covid non si capiva ancora niente. È stato a lungo in terapia intensiva, e non ce l'ha fatta. Aveva solo 46 anni, e per chi lo conosceva quello è stato il momento in cui abbiamo capito definitivamente che no, col cazzo che era un'influenza. Mirko ha lasciato un buco enorme nelle vite delle persone che gli volevano bene e nella scena musicale italiana.
C'è un documentario in lavorazione, si intitola La leggenda di Zagor. Se vuoi contribuire a finanziarlo, puoi donare a questo link.
La Leggenda di Zagor - crowdfunding — www.produzionidalbasso.com Il documentario su Mirko Zagor Bertuccioli nasce dal desiderio di raccontare le sue avventure attraverso le parole di chi l'ha conosciuto e vissuto con l'aiuto di materiale d'archivio inedito. Mirko è stato ed è un artista eclettico, ha costruito un tessuto di…
"Quando vieni a [città]?"
È ricominciato il tour, e quindi sono ricominciate le domande tipo "Quando vieni a Salcazzo sul Brenta?", che fanno sempre piacere ma alle quali non so rispondere se non con "Quando ho delle date confermate, le annuncio via newsletter". Le date confermate, quindi:
30 settembre - Bologna, Oratorio S. Filippo Neri, ore 20.30. Modera Eugenia Fattori. Letture di Laura Formenti. Clicca qui per prenotare.
2 ottobre - Biella, incontro intitolato "Le donne felici cambiano il mondo", via Cernaia 46, ore 15.00
3 ottobre - Padova, Fiera delle parole, con Laura Pigozzi, ore 19.00
9 ottobre - Pisa, Internet Festival 2021, con Fumettibrutti e Leandra Borsci, ore 18.00. Dettagli
14 ottobre - Torino, OffTopic, ore 19.00
5 novembre - Mortegliano (UD), dettagli da confermare
20 novembre - Bologna, WomenXImpact
29 novembre - Casarsa della Delizia (PN), dettagli da confermare
(Se tu che mi leggi sei una persona che organizza eventi e mi vuoi invitare, non mandarmi messaggi su Facebook, perché non li leggo! Scrivi alla mail che trovi sul mio sito o sul mio profilo Instagram, oppure, ancora meglio, scrivi all'ufficio stampa Rizzoli.)
Ah
Ho fissato i turni di registrazione dell'audiolibro di Brutta. Quindi: audiolibro di Brutta in arrivo.
Basta, la mando, se no non la mando più,
Giulia