Giulia Blasi | Servizio a domicilio - Seven Days
È stata una settimana interessante, almeno per me: la riassumo per punti.
Quasi quasi non la scrivevo, questa newsletter, e non so se sia l'accumulo di troppe cose che ho fatto/detto/scritto la settimana scorsa o il primo weekend di libertà dopo non so quanto tempo, e insomma ho addosso ancora più stanchezza di prima. Di sicuro l'ansia che mi genera la situazione Covid - sotto controllo, ma per quanto? Perché la gente non si vaccina? Perché ho dovuto discutere per l'ennesima volta con ex compagne d'università antivax ed ex colleghe complottiste? - non aiuta. Comunque vabbe'. Cosa ho fatto negli ultimi sette giorni?
1. Scritto una cosa sull'affaire Barbero
La cosa era questa. Non la spiego perché si spiega da sola.
Ragioni e torti del professor Barbero, o dell’invisibilità della questione di genere – Valigia Blu — www.valigiablu.it
La cosa interessante è sempre il dopo, e mai come in questo caso ho percepito quanto la gente abbia bisogno di venerare delle figure e si senta in dovere di difenderle a ogni costo. Quindi una critica a una cosa che Barbero ha detto diventa una critica a Barbero tout court, e in alcune persone genera una furia vendicativa che è del tutto speculare alla furia con cui si aggredisce Barbero per quello che ha detto, senza tenere presente la sua buona fede, il suo retroterra culturale e la sua nota intelligenza. Così finisce che non si parla mai di niente, e invece di alcune cose è sempre bene parlare.
Comunque è stato un po' faticoso. Non scrivere il pezzo - quello si è scritto da solo appena ho avuto tutti gli elementi per farlo - ma sostenere le obiezioni piccate di chi si aggrappava a una versione della realtà smentita dai fatti. Si fa, ma dà da pensare.
2. Fatto le prove per il reading di InQuiete
Sabato faccio una cosa paurosissima e bellissima: insieme ad Annalisa Cordone, Cristina Pellegrino e Cristiana Vaccaro del collettivo U.G.O. porto sul palco del Cinema Avorio del Pigneto (l'ex cinema porno! Quello lì!) un reading tratto da Brutta - Storia di un corpo come tanti (che in caso la tua fosse un'iscrizione recente, è il libro che ho pubblicato da poco con Rizzoli). Brutta è nato sul palco di EROSive a settembre 2020, e su un palco ritorna, com'era nei piani fino dall'inizio. Il problema è che sul palco con tre che fanno le attrici di mestiere ci vado anche io che invece no, quindi me sto un po' a caca' sotto. Ci si prenota qui, metto il link anche se poco fa mi risultava tutto esaurito.
A proposito di U.G.O., venerdì 29 al Monk di via Giuseppe Mirri a Roma ci sarà una piccola resurrezione: Annalisa Cordone porta sul palco una versione ammodernata di "Lui & Lui", un brano tratto da Nudo d'uomo con calzino, il mio libro uscito per Einaudi Stile Libero nel 2009. Io molto emozionata. I biglietti per la serata si trovano qui.
3. Sono uscita su Robinson
In un altro momento questa sarebbe stata la cosa più notevole della settimana, ma non è andata così. Comunque era un bel paginone, vale la pena segnalarlo. Per ora non è online.
4. Finito di leggere un libro
Ok, non è che "finire di leggere un libro" sia una notizia, chiariamoci, è che il libro che ho finito ha un titolo chilometrico che non stava nel titoletto qui. L'acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito non ha bisogno che io te lo venda, visto che ha vinto il Campiello. È un libro che richiede pazienza, perché è molto denso. Non si può buttare giù alla goccia, va assunto con calma. Ogni pagina è piena. Soprattutto, però, è un libro che fa quello che non molti autori fanno: racconta il buio di una bambina, poi adolescente, poi donna, un buio a cui fatichiamo ad avvicinarci, che ci spaventa più del buio dei maschi perché ci è meno familiare. Gaia - un nome che le sta male e che lei odia, tanto che non viene mai pronunciato in tutto il libro e compare solo nelle ultime pagine - è cupa, oscura, colma fino all'orlo di una violenza che trabocca al minimo scossone. Raccontare quell'oscurità è complesso, bisogna intrecciarla centimetro per centimetro con la vita, darle respiro, occasione di dissiparsi, ma Gaia rimane Gaia per tutta la storia, le ombre dentro di lei non fanno che crescere. Dentro questo romanzo c'è tutto: la provincia romana bella e vuota e vampirizzata dalla Capitale, la povertà come ciclo ineludibile, l'incapacità di amare, le guerre silenziose fra femmine e il lago come incarnazione della palude emotiva della narratrice, inaffidabile su tutti tranne che sé stessa.
5. Preparato la ripartenza
Le prossime date (oltre a quella di InQuiete del 30 ottobre) sono:
4 novembre - Oderzo (UD), Libreria Becco Giallo
5 novembre - Mortegliano (UD), Aula Magna Scuola Media L. Da Vinci, per "Autori sotto tiro", con Anna Piuzzi. Prenotazioni qui.
13 novembre - Perugia, conduco la cerimonia di chiusura del Premio Clara Sereni
20 novembre - Bologna, WomenxImpact, ore 16.00
Ce ne sono altre, arrivano.
Meno male che non la volevo scrivere, 'sta newsletter, pensa se invece sì.
Giulia