Giulia Blasi | Servizio a domicilio - Tornare fuori
È finito l'inverno, stanno ricominciando gli eventi in presenza, e io pure.
Sono stata al Catania Book Festival, un giorno e mezzo di Catania praticamente perfetta nella sua catanesità: granita da Savia, passeggiate, vento fresco, crudi di pesce, gattine randagie nutrite di nascosto sotto al tavolo di un ristorante. Se penso che per un anno ho parlato invano a dei quadratini dentro uno schermo, non riesco a immaginarmi di ricominciare: ormai sto smaltendo gli ultimi già fissati per non farne mai più, o almeno spero. È stato un esperimento interessante, ma pur con il sole a picco nel cortile del GAM che ci ha quasi uccise per disidratazione, a me e Antonietta Bivona, non c'è niente dell'esperienza online che scambierei con il suono della risata di un pubblico quando fai una battuta che li spiazza, una cena in un quartiere nuovo, incontrare persone, ricevere regalini personalizzati. La primavera, per citare Battiato, ha tardato ad arrivare: ma è arrivata, e per una volta non si è portata solo i pollini e la fatica. A mezzanotte passata, in barba al coprifuoco, Piazza Bellini era piena di ragazzi. Non lo dico per fare la sceriffa, abbiamo le evidenze scientifiche: ricominciare a vivere all'aperto non ci ammazzerà. E io voglio tantissimo ricominciare a vivere.
Poi certo, c'è sempre la gente che mi fa salire la preside interiore, perché non rispetta le distanze, sta con la mascherina a mezz'asta in ambienti chiusissimi, se non proprio senza. Perché dopo un anno ancora non si è capito il concetto di "virus letale che si diffonde via aerosol in spazi privi di ricircolo d'aria", ma vabbe'. Il 20 maggio ho ricevuto la seconda dose di vaccino. Niente febbre. Scarso dolore al braccio nel punto dell'iniezione. E nel mio fascicolo sanitario, accessibile tramite l'app della Regione Lazio, c'è già il certificato vaccinale. Sono pronta per ballare con Checco Zalone sulle spiagge del Salento, qui ci andava la gif ma Revue non è d'accordo.
I maschilismi che si vedono
Certi maschilismi succedono ogni giorno da sempre, ma di solito sono discreti. Ormai quasi nessuno viene a dirti di alzarti da un tavolo perché le donne lì non ci possono stare, per lo meno non nei paesi in cui la Costituzione proibisce qualunque tipo di discriminazione, inclusa quella in base al genere. Di solito te lo bisbigliano in disparte e negano di averlo fatto, oppure ti rendono la vita difficile finché sei tu ad andartene. Ci vuole una certa dose di stupidità per cacciare una donna davanti a testimoni.
È quello che è successo ad Aurora Leone dei The Jackal alla cena prima della Partita del Cuore.
“Sei donna, non puoi stare qui”, così Aurora Leone è stata cacciata dalla Partita del Cuore — tv.fanpage.it Vigilia scioccante per la Partita del Cuore. Nel corso della cena celebrativa, Gianluca Pecchini, direttore generale della Nazionale Italiana Cantanti...
Due cose surreali a valle dell'episodio. La prima è la risposta comparsa sul profilo IG ufficiale della Nazionale Cantanti, poi cancellata.
Gennaro Marco Duello on Twitter: "La Nazionale Cantanti ha cancellato questa replica - surreale quanto quello che è successo. Magari prima della #partitadelcuore riuscirà anche a scusarsi pubblicamente con Aurora Leone.… https://t.co/HKhPlURs94" — twitter.com “La Nazionale Cantanti ha cancellato questa replica - surreale quanto quello che è successo. Magari prima della #partitadelcuore riuscirà anche a scusarsi pubblicamente con Aurora Leone.”
La seconda è la mascherina ufficiale distribuita all'evento. Ho preso l'immagine dalle stories di Aurora Leone e l'ho specchiata perché si leggesse bene.
Che dire.
Questa settimana che fai?
Le solite cose, fra cui questo panel con Arianna Ciccone, che andrà live nel gruppo chiuso riservato ai sostenitori di Valigia Blu e sarà poi caricato come video su Facebook e su YouTube. Non c'è mai un momento in cui non caschi bene, ma oggi, insomma.
Cosa stai leggendo?
Ho appena finito Un bacio dietro al ginocchio di Carmen Totaro, che mi è piaciuto moltissimo. Parte come un mistero da risolvere, una donna di mezza età abbandonata all'improvviso dalla figlia che sparisce da un giorno all'altro, e diventa poi una storia di liberazione: dal passato, dai fantasmi di sé stessi, dal rapporto con una madre che non sa di essere ingombrante, dalla necessità di essere qualcosa per qualcuno. È una storia di crescita, semplice ma densa, in cui ogni personaggio ha il tempo e lo spazio di respirare.
Nel frattempo sono usciti due libri che aspettavo: Mister Impossible di Maggie Stiefvater (solo chi ama l'urban fantasy potrà capire, Stiefvater è la papessa dell'urban fantasy e io sono una sua devota) e Klara and the Sun di Kazuo Ishiguro (in Italia è uscito come Klara e il sole per Einaudi). Li ho comprati tutti e due, e per un po' tornerò alle vecchie abitudini di lettura: Kindle, a letto, in inglese.
Musica musica musica
Lo Eurovision Song Contest lo guardo quasi ogni anno (credo di averlo saltato solo una volta, quando vinse Netta con Toy, perché non c'ero), insomma, sono una fan vera. Con la musica c'entra e non c'entra: le canzoni che si salvano non sono mai più di due o tre (per me quest'anno piatto ricco, fra Islanda, Ucraina e Lituania), ma è bello il contorno, il camp, i fischiabotti, la gnagna che scoscia con chilometri di extension su motivetto Eurodance di rara bruttezza, gli uomini mesti che cantano canzoni d'amore in inglese generico, gli ingiustamente eliminati (Danimarca) per far passare la gnagna (Serbia), San Marino che non ci dà mai i dodici punti e qualcuno gli vandalizza sempre la pagina Wikipedia. Ogni anno speravo che vincessimo, molto spesso ci siamo andati vicini. Quest'anno è successo. Avevamo il pacchetto completo: gente bona, fischiabotti, capelli al vento, costumi coordinati, roghenroa. Ancora non ci credo tantissimo, ma è successo.
Måneskin - Zitti E Buoni - Italy 🇮🇹 - Grand Final - Eurovision 2021 — www.youtube.com Måneskin represented Italy at the Grand Final of the Eurovision Song Contest 2021 with the song Zitti E Buoni-The Eurovision Song Contest celebrates diversit...
La settimana scorsa è uscito anche il nuovo album di Cosmo, che è - prevedibilmente, lo dico non avendolo previsto quanto piuttosto visto - una mina.
La terza estate dell'amore - Album by Cosmo | Spotify — open.spotify.com Listen to La terza estate dell'amore on Spotify. Cosmo · Album · 2021 · 12 songs.
Penso anche io che questa sarà la terza estate dell'amore. E ce la saremo meritata tutta.
G.