Lo confesso, sì, lo confesso: non avevo fatto caso al contenuto della canzone di Simone Cristicchi perché ero travolta dalla noia per la forma. Cristicchi ripropone da anni sempre lo stesso pezzo: lui pensoso immobile al centro del palco, luci fredde, testo sussurrato con aria grave, musica dimenticabile, e infatti me la sono dimenticata. Il problema è che quest’anno il tema è di quelli che ti straziano (l’Alzheimer di sua madre), e a parlarne male, come ho fatto io su Bluesky, si esce come stronzi senza cuore. Mi annoio, ma mi sento in colpa per averlo detto: e l’intera operazione risulta vagamente ricattatoria, perché COME PUOI PARLARE MALE DI UNA CANZONE SU UNA MALATTIA DEGENERATIVA GRAVE? CHE PERSONA SEI? Insomma: Cristicchi si gioca la carta del “Non si picchia una persona con gli occhiali”, e stamattina, a mente fredda, sono vieppiù infastidita. La canzone non mi piace. Vincerà (o comunque andrà bene) per motivi che non hanno a che vedere con la qualità. Cristicchi, era meglio quando volevi cantare come Biagio Antonacci.
Per il resto, che Sanremo è stato? Il Sanremo del presto che è tardi: correre correre correre, un’esibizione in fila all’altra, Carlo Conti come facilitatore senza guizzi, Antonella Clerici travestita da Dolly Parton, Gerry Scotti già pienissimo del Fantasanremo. Aria di restaurazione, con ogni contenuto vagamente politico inscatolato in un contenitore apposito e posto sotto il diretto controllo della conduzione, per evitare che qualcuno dica qualcosa anche non di sinistra, ma qualcosa. Tanto terrore per i siparietti e alla fine li hanno praticamente aboliti, con l’eccezione di Jovanotti che arriva in maniera spettacolare accompagnato da un esercito di musicisti piazzati su tutta la strada antistante l’Ariston, fa cantare tutto il teatro e introduce un Gimbo Tamberi bello come Apollo (perché evidentemente fra una gara e l’altra mangia, e l’aria da dio greco gli dona più di quella da gesucristo) che annuncia che lo vedremo gigioneggiare anche a Los Angeles, cosa che può solo farci piacere, viva Gimbo. Poi c’è stato il momento Generazione X con Raf che cantava Self Control e gli stranieri che seguono il festival per scoprire chi vince e va allo Eurovision (e su Bluesky sono tantissimi, pure più che sul Twitter dei tempi felici) sbigottiscono. Ma come, questo pezzo non era di Laura Brannigan? No, amici. Contemplate la gloria del nostro pop di metà anni ‘80, in cui sembrava che tutti avessero dimenticato l’italiano e al massimo cantavano in spagnolo maccheronico.
Altri pezzi notevoli, nel senso che non ho avvertito un senso di uallera ascoltandoli: Lucio Corsi (che posso assicurare a chi non l’avesse mai visto prima: è così sempre, io gli ruberei tutto l’armadio se non fosse che è la metà di me), Joan Thiele (che crescerà), Shablo con tutta la folla di gente che si è portato (ce dovemo sta’: quella folla di gente sa come si fanno certe cose), e contro ogni mia previsione Massimo Ranieri, che non lo so cos’è ma sento che la ascolterò struggendomi per un bel po’ di tempo. Del resto a me era piaciuta anche quella dell’altro Sanremo: chissà quale bottone della nostalgia va a pigiare. Non nomino Coma_Cose e The Kolors perché tanto le canteremo in tutti i bar di tutti i lidi di tutti i luoghi e i tutti i laghi, che io lo voglia o meno: mi limito a far notare che Musica leggerissima ce l’avevamo già e non è invecchiata di un minuto, e la caratteristica dei miracoli è l’unicità.
Carlo Conti ha carlocontato, i maschi che urlano apprezzamenti in dialetto dalla platea alle donne hanno maschiato, la regia che fa le carrellate strette sui corpi delle donne ha carrellato, il Papa ha papato e le cantanti che hanno cantato Imagine hanno risolto il conflitto israelopalesPALESTINA LIBERA, DAI. Ci sentiamo boh, forse domani, forse no, dipende. È tutto in flusso.
Giulia
Ho vissuto la stessa situazione di Cristicchi. Zero empatia. Solo lagna. Sorry
Cristicchi: noia. Spiace, ma è così. Per il resto mi hanno svegliato dal coma solo Coma_Cose e Giorgia. Ho mollato prima di Raf. Il leitmotiv è: ma che palle. Una domanda mi ossessiona: sono io che non capisco un acca o è di moda il modello pantaloni del pigiama per gli uomini? Non so se guarderò oltre.