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Da adolescente ebbi la fortuna di guardare su una Rai ancora degna di essere servizio pubblico, una serie intitolata "un medico tra gli orsi". Educativa, piena di humour, interessante e con il merito di affrontare in ogni puntata il tema del diverso: il cittadino in un remoto angolo di mondo, l'indiano della riserva, la coppia con una marcata differenza d'età. Una battuta di una puntata mi folgorò. Si parlava di razzismo. E un personaggio disse all'altro che il razzismo dopotutto è qualcosa di curabile perché è qualcosa che hai imparato. "E allora?" Replicò l'altro. "Beh lo puoi disimparare SE VUOI". IL fulcro di tutto e li. Se vuoi, puoi considerare i trans persone come tutti e disimparare a considerarli sbagliati. Se vuoi, puoi cambiare il modo di vedere la maternità. Ma i fascisti odierni, orfani del dubbio, non lo vogliono. Più comodo farsi dare visioni e idee preconfezionate che fare la fatica di crearsele con il confronto e l'esperienza.

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Quello che dici sul femminismo e la maternità non lo avevo mai messo a fuoco, ma è verissimo. Non dico che non siano state avanzate più volte istanze sul tema dei diritti delle madri, ma è un aspetto che indubbiamente è stato schiacciato in un angolo. Certo, è una reazione al madrecentrismo che ci impezza da sempre, però per forza poi le persone più vulnerabili si lasciano convincere che sia tutta colpa delle donne trans...anche se il nesso logico continua a sfuggirmi, forse è lo stesso degli immigrati che ci rubano il lavoro.

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Sì, più o meno: diciamo che è in parte una guerra per il territorio (se nel computo delle donne includi le donne trans, lo spazio già risicato per le donne nella sfera pubblica del sistema patriarcale si riduce ulteriormente) e in parte la costruzione teorica (e pseudoscientifica) del bisogno di sentirsi speciali e di ridefinirsi all'interno di un sistema. La soluzione sarebbe spaccare il sistema, ma pensa un po': le ideologhe TERF ci stanno comodissime. Chi glielo fa fare?

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Avevo letto tempo fa di una donna trans, denunciava il fatto che quando era un uomo faceva carriera facilmente, quando è diventato donna la sua carriera si era fermata.

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Cara Giulia, grazie come sempre per le tue parole. Queste mi toccano da vicino perchè ho dedicato gli ultimi 5 anni a scrivere un testo accademico su divismo e maternità che parte proprio dalle considerazioni che fai tu sul difficile rapporto che i femminismi hanno avuto e tuttora hanno con la maternità. Se ti andasse di leggerlo, fammi sapere, mi farebbe piacere inviartene una copia: https://www.meltemieditore.it/catalogo/la-diva-madre/

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Magari! Mi scrivi alla mail che trovi nei contatti?

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Non sono troppo convinta che il transfemminismo abbia mancato sul tema maternità. Probabilmente bisognerebbe parlare di più di questa esperienza trasformativa, ma credo che non per tutt* sia meravigliosa e per esperienza personale (non mia diretta, perché io sono una di quelle che non è né madre - per scelta - né zia - per caso) ho visto che è stato proprio il transfemminismo a dar voce a questo genere di sentimenti, che in molte nascondevano perché temevano di essere male giudicate. Anche io non mi baso assolutamente su dati empirici o su studi, ma semplicemente su diretta osservazione. Certo, si potrebbe fare di meglio, ma credo comunque che la "beatificazione" della maternità da parte del femminismo della differenza avrà sempre più presa finché i figli saranno sempre più di mamma che di papà.

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Ma infatti penso che riescano a fare leva anche sul trauma e l'isolamento, se no se fossero tutte felici le manderebbero affanculo.

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Sono a tanto così da pubblicare gli screen delle sue minacce

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Diciamo che mi stanno arrivando racconti che renderebbero difficile provare la sua non litigiosità.

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Io la stavo per denunciare per stalking (oltre che per minacce) dovesse servire tiro fuori tutto

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"Non voglio dare a Trump, Musk e soci e nemmeno al governo di Giorgia Meloni più tempo ed emotività di quanta me ne abbiano già rubata". Ora me lo tatuo sul braccio sinistro così me lo ricordo ogni giorno che mi viene da bestemmiare.❤️

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Me lo tatuo anche io, che oltre a Trump, Musk, Meloni, devo anche sentire le cialtronerie che Hitler era comunista da Alice Weidel e che è giusto togliere la cittadinanza agli immigrati che delinquono da Merz (sono italo tedesca, e mi toccherà presto andare a votare per evitare un'altra deriva neofascista o nazista)

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That’s the spirit, Giulia. Brava.

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"...instead of watching the Nazis take over America..."

I only watched for a few minutes throughout the day. The next 4 years are going to be a horror show, not just for USA, but the world! Help!!

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I'm terrified too. But the best I can do right now is brace for impact, try to protect the most vulnerable to the best of my abilities and work towards a long-term solution. It'll be a long, long slog. Let's stick together.

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Agreed! If we stick together we can enact change and help progress move forward for the greater good! Remain strong!

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Ti leggo condividendo ciò che scrivi ,con tutto il mio essere.Ed anche io ,ieri,mi sono rifiutata di guardare l osceno spettacolo di Trump and company.Le nostre piccole proteste,il bisogno di non star male.Spero che molte abbiano scelto come noi.Se no pace.Va bene così.Un abbraccio.D.

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Per me l'esperienza trasformativa è stata quando ho capito che non volevo partorire figli/e, che era solo un desiderio indotto dalla pressione sociale, e che questo non faceva di me una donna meno donna.

Ho lavorato molti anni in famiglie con bambini, quello che in comune ho trovato nelle madri (che mi pagavano per accudire i loro figli) è stato il latente, e soppresso, senso di colpa verso la propria prole. In questo capivo il loro bisogno di sentirsi in "missione per conto di Dio" o dell'umanità intera, qualcosa doveva pur bilanciare quel sentimento...

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Io credo sia un senso di colpa indotto dalla nostra società che ci vorrebbe madri e madri per venticinque ore al giorno e con nessun'altro desiderio o scopo.

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esattamente.

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Ho letto il tuo articolo e lo trovo grandioso! Esiste solo l’ empatia nel mio cuore! Ho perso tante persone nel percorso della mia vita, ma non le rimpiango! Spargo amore sul mio cammino sempre! Grazie della tua condivisione! 🐞❤️

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Detto in poche parole: quando c'è davvero da combattere, batti in ritirata... questo si chiama privilegio, che non tutti hanno.

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Invece no. Invece ho solo scelto di spostare le mie energie su altri fronti, meno visibili ma più pratici e fisici. Non vado da nessuna parte.

Facciamo attenzione quando attacchiamo le persone, perché non sappiamo davvero cosa stanno passando, cosa pensano e come scelgono di combattere le proprie battaglie. Solo i performer dell'attivismo si permettono di giudicare gli altri senza sapere nulla.

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Anche perché non c'è assolutamente bisogno di infliggersi ore e ore di visione di Trump in TV per combattere le sue idee nella propria vita quotidiana. si può fare benissimo anche senza guardarlo mai

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A parte che nella newsletter non ha scritto di ritirarsi ma solo di aver scelto di non voler vedere la cerimonia di investitura. Se avessi letto le altre newsletters, Giulia Blasi non è la persona che può essere accusata di non voler combattere, anzi, ha sempre esortato alla partecipazione attiva e non solo virtuale. Se davvero volesse ritirarsi, ne avrebbe tutto il diritto, viste le battaglie che ha condotto. È facile delegare per poi puntare il dito contro quando le cose non vanno bene

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In che senso guardare in diretta TV una funesta cerimonia supercringe equivarrebbe a "combattere"?

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E se invece la buttassimo sulla lotta di classe? Che usare le persone trans come vessillo ha permesso ai fasci di brandirli come uno spauracchio - oddio, vessillo, magari nelle università americane e neanche tutte - ma ora abbiamo un governo minchioplutotecnocratico di ricconi che parlano come i criminali di Gomorra, possibile che le terf siano anche impermeabili all'ingiustizia sociale?

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Sono in media signore borghesi senza problemi. Della lotta di classe non gliene frega un cazzo.

La lotta per i diritti civili È lotta di classe, perché i ricchi i diritti se li comprano.

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Ah, ma allora sono catechiste cattive! I diritti comprabili sono i cari vecchi privilegi, con quell'aroma di destra senza scrupoli

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Posso fare una domanda

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