Dicevo: ho scritto un altro libro
Esce il 2 aprile, è un romanzo e e si intitola Cose mai successe. Questa settimana te lo racconto.
Cose mai successe esce il 2 aprile.
Che segue questa newsletter da un po’ lo sa, perché ho parlato a più riprese di quanto è stata faticosa la fase di scrittura di questo romanzo. Anche l’editing non ha scherzato, ma eccoci qua: dopo quasi due anni e mezzo di lavoro, il mio nuovo lavoro sta per arrivare in libreria. Erano settimane che morivo dalla voglia di dirlo, però sono stata disciplinata.
Cose mai successe è una storia di rapporti allentati che si ricompattano poco alla volta intorno a un passato pieno di buchi, omissioni, segreti e coperture, in un paese della provincia di Pordenone identico a qualsiasi altro paese di quella zona. È una storia dei giorni nostri, che inizia durante il triennio della pandemia, ed è anche una storia che parte dagli anni ‘80 per arrivare alla contemporaneità. Al centro ci sono quattro donne molto diverse fra loro, che sono state adolescenti insieme e ora non lo sono più, che vivono le loro vite, hanno amori e divorzi, figli oppure no, sono sposate oppure no, fumano, mangiano, bevono, ridono, fanno largo uso di turpiloquio, insomma: vivono, come fanno ogni giorno moltissime altre donne della Generazione X, cancellata mentre è ancora in vita perché pressata fra la tracotanza dei Boomer, il cinismo dei Millennial e il rinnovato idealismo della Generazione Z. Dopo una riluttanza iniziale che con il passare del tempo si trasforma in determinazione, queste quattro donne cercano di scoprire cos’è successo alla quinta componente del gruppo, che in un giorno qualsiasi del 1988 è sparita dal paese senza fare più ritorno, lasciandosi dietro uno strappo che chi la conosceva ha ricucito come poteva. Nonostante la fatica ho amato molto scriverle, queste personagge che sento molto vicine, nella vitalità come nella fragilità, tra un bovarismo che si fa urgenza di liberazione e la consapevolezza delle proprie radici.
Non ne voglio parlare troppo, perché a parlarne troppo si rovina la sorpresa, e mi piacerebbe invece che ci vedessimo dal vivo. Nelle date in fondo alla newsletter c’è scritto quando (per ora solo le prime due).
Intanto, però: il libro si può preordinare. I preordini sono molto importanti, per i libri, perché in base a quanti ne vengono ordinati prima i librai decidono quanti ordinarne per la vendita in libreria, e se gli ordini sono alti si va in classifica. Io sono ormai abituata a essere una fondista delle vendite, i miei libri escono e vanno avanti pianino pianino per anni, una copia alla volta, per passaparola. Però non è mai troppo tardi per scoprire l’ebbrezza del bestselling. Come sempre, chi ordina il libro in prevendita dallo shop della libreria Tlon (che spedisce ovunque) ne riceverà una copia autografata.
Se invece preferisci comprarlo altrove, puoi farlo cliccando su questo pulsante.
Intanto marzo continua
Sabato sera, di ritorno dalla trasferta a Caorle, ho cambiato le lenzuola sul letto, mi sono rifatta la doccia, lavata i capelli e messa un pigiama pulito. Sono solo a metà mese e sono già sfinita, e non c’è niente che dica “vecchiaia” come un sabato sera passato ad allestire nei minimi dettagli il momento in cui ti infilerai nel letto con The Shards di Bret Easton Ellis1, ma dai, me l’accollo.
In queste settimane ho pensato molti pensieri e non ho scritto niente per raccontarli, mi è mancato il tempo, mi è mancata l’energia. Una cosa che ho pensato è che mi piacerebbe cominciare a recensire gli alberghi in cui dormo, ma non con la spocchia di Quattro Hotel (dei letti tirati a balestra non me ne potrebbe fregare di meno, e non ti telefonerò mai perché tu venga a togliermi un ragno dalla stanza), ma in base a quanto sono accoglienti per una signora. A partire dai phon, che in molti hotel - incluso l’ultimo in cui ho dormito - sono questa cosa qua.
Con questo coso qui non ti fai la piega, e ogni volta che vado in trasferta - generalmente per parlare in pubblico: quindi devo avere dei capelli decenti - devo strologare se portarmi o meno il mio fido mini-phon. Anche truccarsi negli hotel è una questione di memoria, dato che pure i migliori tendono a illuminare gli specchi in maniera creativa ma non molto utile per chi deve mettersi l’eyeliner dritto. Sempre grata a chi monta lo specchio ingrandente, perché la presbiopia è veramente una sciagura.
Questo senza entrare nella parte in cui parliamo di illuminazione nel senso di strada illuminata la sera quando ci rientri o porte che si aprono invece di lasciarti fuori a digitare codici, tutte cose che hanno a che vedere con la sicurezza. Non so se lo farò - sono pigra, l’ho già detto, vero? - ma nei commenti potete lasciarmi le cose che vi fanno ammattire quando alloggiate negli alberghi essendo femmine (o qualsiasi altra variante dell’essere umano che non sia quella che più facilmente si può asciugare i capelli con un tubo che soffia aria tiepida).
Le date
Avrei voluto parlare oggi anche della mia personale gerarchia dei podcast (magari lo faccio in un altro momento), ma forse è meglio che ripassiamo i posti dove ci si vede nei prossimi giorni, perché poi c’è sempre qualcuno che si lamenta che non lo sapeva.
Con ordine:
Oggi in AANT (via Monza 21, Roma) alle 18.00 c’è il terzo degli incontri della serie Parliamone. Questa volta l’ospite è una collega docente, Paola Costanza Papakristo, e parleremo di rappresentazione delle donne e dei ruoli di genere nei media. Si sta preparando delle cose molto sorprendenti, sono curiosa.
Il 22 marzo invece sono a Castelfranco Veneto per Sottosopra festival, con un incontro intitolato Femminismi plurali.
Poi c’è la tripletta killer del tour di Brutta fra Veneto e Friuli, che per fortuna si conclude in un posto dove ho un letto che conosco e tre nipoti che non vedo l’ora di vedere:
28 marzo - Venezia, CS Rivolta
29 marzo - Padova, CSO Pedro
30 marzo - San Vito al Tagliamento (PN) - Circolo ARCI CRAL (biglietti al botteghino)
Poi c’è Pasqua, cucinerò per due giorni. Facile che mi troviate al parco a San Giovanni con i due più piccoli.
Il 2 aprile esce Cose mai successe, e il 3 siamo al Monk a presentarlo insieme a Vanessa Roghi.
Il 9 aprile c’è la presentazione di Milano, da Mosso.
Il 12 aprile Brutta arriva a Torino, da OffTopic.
Alle date del 18 a Pisa e del 20 a Firenze io non ci sono, ma non è una buona ragione per non andarci.
Il 17 aprile sono al Festival dei Giovani di Gaeta.
Il 20 e 21 aprile è la volta del Festival del giornalismo di Perugia. I panel a cui partecipo sono due:
20 aprile, ore 19.00-19.50: Anche la ricerca scientifica ha un problema di genere
21 aprile, ore 20.00-21.15: Queer libera tuttǝ
Poi si ricomincia, ma ne riparliamo fra qualche settimana!
Giulia
Che non ho capito se mi piace, ma mi sta facendo cacare sotto abbastanza da volerlo finire.
Preordinato il nuovo e ordinato Rivoluzione Z (da un altro sito che su Tlon era esaurito) per mi' nipote!
Che bello, un tuo nuovo libro! ❣️
Degli alberghi la cosa che mi da tantissimo fastidio è la scarsità, se non l'assenza quasi totale, di spazio intorno/sopra il lavabo per mettere le mie cosette per le abluzioni quotidiane. Detesto doverle tenere nella borsetta per gli accessori da bagno durante tutto il periodo, che va bene se sto una sola notte, ma è raro. È mi da fastidio anche non trovare lo spazio dove poggiare la valigia, perché se l'unico appoggio è la sedia o il letto, mi fa un po' schifo il pensiero di ruote e fondo di valigia che hanno preso ogni schifezza per strada e poi sono state poggiate su cose dove dormo/mi siedo...