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nov 20, 2023Messo Mi piace da Giulia Blasi

Proprio la settimana appena trascorsa mi sono esposta contro un panel di soli uomini organizzati a Cagliari (si è tenuto ieri in una sede prestigiosa). Ho espresso il mio pensiero argomentando, sottolineando che la pluralità di punti di vista è una ricchezza, che è un dovere collettivo garantirla. Mi è stato risposto che stavo strumentalizzando l’argomento in campagna elettorale (?!), che ho attaccato i relatori (perché ho scritto che del sostegno alla parità non ce ne facciamo nulla se non è seguito da fatti, azioni concrete, tipo fare un passo indietro, dire qualcosa, per esempio, altrimenti si è complici). Mi è poi stato detto che non era un motivo per disunirsi. Che le donne sono state chiamate, ma non sono andate. Che è stato un caso. UN CASO. Anche altre persone hanno protestato ma nulla è successo fuori da internet, né ho riscontrato ascolto e messa in discussione. Perché si tratta di persone in vista, autorevoli e stimate, quindi nessuno ci si è messo davvero contro. Io non conto nulla, non ho seguito, non ho risonanza, eppure sono venuti a rispondere sotto il mio post: chissà se fossimo state tante, insieme cosa sarebbe successo. Ho pensato a Erosive, a quanto sarebbe stato potente fare lo stesso. E contemporaneamente mi sono resa conto che siamo stanche, oberate dalle battaglie da combattere. Nella stessa settimana ho condotto una visita guidata e mentre stavo svolgendo il mio lavoro, un partecipante, venuto perché “si occupa da anni dello stesso argomento”, ha puntualizzato, precisato, aggiunto informazioni mentre io stavo svolgendo il tour e, al termine, ha invitato i presenti a un SUO evento. A volte mi sembra di svuotare il mare con un secchiello. A volte maledico il femminismo che mi ha dato strumenti per vedere cose che non posso cambiare. Che stanchezza.

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nov 21, 2023Messo Mi piace da Giulia Blasi

Questa mattina sono andato al cinema dove lavoro per ospitare delle classi di adolescenti che non dovevano vedere nessun film, mi è stato detto di predisporre microfoni e il PC perchè avrebbero avuto bisogno di proiettare delle slide. Non sapevo altro. Con grande piacere ho assistito ad una conferenza sulla violenza di genere tenuta da una Docente universitaria che ha pubblicato qualche testo sull'argomento.

Io ho capito per la prima volta cosa si cela dietro la parola "patriarcato", per i ragazzi/e è stata l'occasione per confrontarsi su quanto accaduto, su quanto sta accadendo da troppo tempo. Purtroppo gli intereventi delle docenti che avrebbero dovuto moderare il dibattito non sono stati sempre all'altezza degli argomenti trattati e si è evinto, quindi è giusto che nelle scuole (in questo caso nei cinema) si dibatta su argomenti che ci riguardano come collettività ma occorre secondo me competenza, consapevolezza, equilibrio.

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Cara Giulia, attendo sempre la tua nl, mi dedico quel momento per leggerti, capire sempre un pezzo in più, prendere spunti, insomma, seguirti dalla prima all'ultima riga delle riflessioni che proponi. Mentre lo faccio, da qualche mese a questa parte, sento l'eco di Michela. In giorni come questi, sapevo che avrei trovato nelle vostre parole altri punti di osservazione, altri stimoli e inviti all'azione. "Eccola!" ho pensato oggi quando ho visto comparire la notifica e immediatamente, con le tue parole, ho ripreso il filo dei miei pensieri che portano a Elena, al suo aver detto tutto, in modo chiaro, fermo, inequivocabile nel tono e nella presenza. E invece no, apro i social e leggo considerazioni assurde sul suo essersi esposta, sulle sue parole e sulle verità di cui si è fatta testimone. Non lasciamola sola, stiamo unite, se esiste una forma di difesa è nell'essere unite, non c'è più spazio, non ce ne è da tempo, per chi crede che sia ancora tutto un'esagerazione. Un abbraccio

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Non concordo con la sua analisi: la colpa collettiva maschile non deresponsabilizza il singolo individuo.

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nov 21, 2023·modificato nov 21, 2023Autore

Non l'ho mai detto, infatti. E non ho nemmeno parlato di colpa, ma di responsabilità collettiva e invididuale.

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Giulia, è devastante.

Ho scritto anch'io una cosa, breve breve, ed è sulla sopraffazione e il presunto diritto di sopraffare. Che colpisce tantissimo le donne, e a più raramente gli uomini. Molto spesso, l'umanità. La trovi qui, insieme a un mio piccolo ricordo di Andrea, un bellissimo ventenne che non voglio dimenticare, anche se il pudore e il dolore all'epoca coprirono la tragedia di silenzio media.

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02RYA1TDdXob9qefz1AyjYNUsSDRMgbQv1jUAuKmC4Vi5ZyDfxqxVJP2dpQqXxq9V8l&id=1642357864

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Buona sera. Personalmente ho iniziato da qualche tempo un processo di auto-analisi e messa in discussione dell'educazione che ho ricevuto. Questo è avvenuto però solo individualmente tramite letture, visione di filmati su YouTube e cose simili. Vorrei però potermi confrontare con qualcuno/a (tutor ?) che possa aiutarmi in questo processo di decostruzione e ricostruzione. Qualcuno/a sa indicarmi che cosa posso cercare?

Grazie.

Giorgio Fortina

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Hai letto Bell Hooks? In particolare La Volontà Di Cambiare. Mascolinità e Amore, e poi Il Femminismo è Per Tutti.

Vivo negli USA da quasi 15 anni, e sono molto informato sulle reti femministe di qui, a cominciare da A Call To Men, ma so poco (nulla?) di quello che c'è in Italia. Ho letto cose interessanti di Lorenzo Gasparrini, e una ricerca veloce mi ha portato sul sito dell'associazione Maschile Plurale, che sembra attiva già dal 2007.

Uno degli aspetti principali da esaminare è relativo a quello che Blasi scrive alla fine del suo post. Essere donna nel patriarcato è faticoso (e pericoloso) abbastanza, dover anche tenere per mano gli uomini nel loro percorso femminista è un ulteriore e paradossale sforzo che non possiamo chiedere loro. Nessuna porta ci è preclusa, è un lavoro che possiamo fare noi, pur traendo spunto e dando ulteriore risonanza alle tante voci femminili che hanno scritto e scrivono tanto.

Puoi contattare Gasparrini o l'associazione Maschile Plurale, sono sicuro che da lì puoi trovare altre persone e altre risorse.

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Grazie per la risposta e i suggerimenti. Non ho (ancora) letto nulla di Bell Hooks, conosco come lettore Lorenzo Gasparrini, non conoscevo l'associazione Maschile Plurale. Utilizzerò queste info per iniziare una ricerca in rete e per capire se c'è qualcosa del genere nel territorio in cui vivo.

Grazie ancora.

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