Senza dimenticare che tutti quei "io non", "io mai" sommati, alla fine, danno che l'Italia è uno dei 6 Paesi con il maggior numero di turisti sessuali ... così per dire eh.
Il mix rabbia-sofferenza che mi sale dentro, al sapere che quel bambinə o adolescentə potrebbe essere un tuə nipote o un tuo cuginə, mi da il volta-stomaco e gli incubi.
Lo so credimi. So che "non tutti gli uomini". Tra l'altro, a quanto ho letto il 10% circa delle persone che fanno turismo sessuale sono donne. Lo schifo che mi provoca è qualcosa che non riesco a esprimere a parole.
Giulia, a Milano non vieni? Mi piacerebbe venire a sentirti dal vivo. La storia della signora francese mi ha talmente inorridito che faccio anche fatica a leggere, mi viene nausea, perché si che succede anche qui. Che uomini che conosciamo, anche nostri mariti e nostri figli, i nostri colleghi ormai escono dalle fantasie e possono compiere questi obbrobri. Per favore, oltre a Turetta parla della bambina di Piacenza, a 13 anni (tre-di-ci!) è stata uccisa "dal fidanzato". Non so tu, ma io sento una rabbia pazzesca. Era addirittura andata in ospedale. Chi ha aiutato? La preside scrive una lettera ai ragazzi per trattare che non sono soli. Si. Sono soli. Se si viene a sapere che un ragazzo ha alzato le mani UNA VOLTA, anche solo una, ha commesso un reato, è un campanello d'allarme. Era una bambina e nessuna l' ha aiutata. Per favore parlane.
In Spagna Íñigo Errejón, uno dei fondatori di Podemos e portavoce di Sumar, si proclamava leader progressista e femminista ed è stato costretto alle dimissioni la scorsa settimana perché coinvolto in numerosi episodi di molestie e abusi sessuali. Quando vedo queste cose mi chiedo sempre dove siano gli uomini, perché non si vede mai quel cambio necessario, in cui isolano il violento e iniziano a ripensare l'essere uomo. Mi è piaciuto quello che ha scritto Guillermo Zapata, uno dei leader di Sumar (sia Podemos che Sumar sono formazioni della sinistra radicale, quella che vuole una società più inclusiva, parità di genere, ecc ecc). Sul comportamento privato di Errejón pare ci fossero molti rumors e Zapata scrive: "C'erano rumors e, invece di andare a vedere di cosa si tratta, aspetti e rimandi. La differenza tra noi e le donne è che loro non possono aspettare, perché è la loro vita". Non è che mi faccia piacere, ma è una spiegazione della differenza di comportamento. Ma può spiegare perché non si muovono, non si ribellano e non chiedono altri modelli di comportamento?! "Iniziare a essere noi quelli che fanno domande ed esigono risposte, quando ne veniamo a conoscenza, invece di lasciare da sole le donne" scrive ancora Zapata. Mi chiedo quando inizierà a succedere.
Bello quest'articolo, Giulia, mi hai fatto pensare a tante cose, grazie; vorrei un mondo in cui la violenza e le molestie sessuali provocassero ribellione e indignazione in tutti, perché sono un problema di concezione della società e non un problema delle donne.
Altra cosa che mi fa sempre riflettere è lo stato d'animo, di chi scrive. In questa puntata si sente rabbia e molto altro ma soprattutto rabbia. E' forse questa la chiave di volta per noi femministe? Manifestare la rabbia laddove si continua a minimizzare cose atroci e indifendibili?!
Condivido ciò che scrivi, unico punto in cui non mi ritrovo è "Filippo Turetta è uno di questi uomini, uno di questi ragazzi mal educati dagli altri uomini, da quelli più grandi di lui". Io da madre sento la responsabilità di educare e non credo debba essere delegata agli "altri uomini". Credo che la responsabilità di crescere ragazzi che sappiano cosa vuol dire rispettare le donne vada equamente divisa tra madri e padri.
I bambini e i ragazzi apprendono i codici della maschilità dagli altri maschi. Tu non puoi insegnare a tuo figlio a fare l'uomo, gli puoi insegnare dei principi generali che però lui applica secondo i codici che riceve dagli altri uomini. E qui avviene la frattura. I genitori di Filippo Turetta non hanno certo allevato un assassino, eppure assassino è diventato.
Giulia.. I genitori di T hanno allevato un assassino. Non hanno allevato un bravo ragazzo che rispettasse le altre persone. Non ha avuto un raptus dell'attimo di rabbia. Hanno allevato un assassino calcolatore che usa stalkerato, ha pianificato, ha studiato per essere assassino. I genitori hanno una responsabilità.
Io da madre (il mio ha 16) mi sto rendendo conto che ho un controllo sul suo sentire molto limitato. Parliamo di tante cose, ma ad esempio la sua canzone preferita è bella stronza di Masini. Capisco che l'influenza del gruppo e degli uomini che lo circondano è sempre maggiore della mia. Agli occhi suoi e della società il mio punto di vista ha un valore inferiore rispetto a loro, per tanti motivi, i suoi amici sono il gruppo con cui si deve uniformare e si deve far riconoscere, gli altri uomini il modello aspirazionale. È molto complicato siamo animali sociali e abbiamo bisogno di riconoscimento e modelli aspirazionali. Per questo il discorso di Giulia sui nostri leader che devono cambiare è fondamentale in questo momento storico. Abbiamo bisogno di voci forti fuori da questo coro di morte
Continuo a non essere d'accordo, ai figli non si insegna a "fare l'uomo" o a "fare la donna", si insegnano principi, valori, il rispetto, la non violenza (ne agita ne subita). Si insegna a chiedete aiuto se si provano emozioni soverchianti. Per me tutto questo non ha sesso
Non è così, semplicemente. Tu hai imparato dalle altre donne quali sono i comportamenti appropriati per una donna, gli uomini uguale. La famiglia è solo una parte del quadro, fuori c'è il mondo, e il mondo non lo controlli.
Se ci metti pure che quello che la gente chiama "rispetto" ha valori molto diversi da persona a persona, spero che tu capisca che il tuo mondo non è tutto il mondo.
Non mi sono spiegata, non intendo che tutto dipenda dai genitori, so bene che c'è un mondo fuori. Quello che non condivido è quello che chiami "comportamenti adeguati per una donna". Mi faresti un esempio di comportamento adeguato ad una donna e uno adeguato ad un uomo?
Senza dimenticare che tutti quei "io non", "io mai" sommati, alla fine, danno che l'Italia è uno dei 6 Paesi con il maggior numero di turisti sessuali ... così per dire eh.
https://www.osservatoriodiritti.it/2018/03/27/turismo-sessuale-minorile-nel-mondo-italia-ecpat/
Il mix rabbia-sofferenza che mi sale dentro, al sapere che quel bambinə o adolescentə potrebbe essere un tuə nipote o un tuo cuginə, mi da il volta-stomaco e gli incubi.
Lo so credimi. So che "non tutti gli uomini". Tra l'altro, a quanto ho letto il 10% circa delle persone che fanno turismo sessuale sono donne. Lo schifo che mi provoca è qualcosa che non riesco a esprimere a parole.
Giulia, a Milano non vieni? Mi piacerebbe venire a sentirti dal vivo. La storia della signora francese mi ha talmente inorridito che faccio anche fatica a leggere, mi viene nausea, perché si che succede anche qui. Che uomini che conosciamo, anche nostri mariti e nostri figli, i nostri colleghi ormai escono dalle fantasie e possono compiere questi obbrobri. Per favore, oltre a Turetta parla della bambina di Piacenza, a 13 anni (tre-di-ci!) è stata uccisa "dal fidanzato". Non so tu, ma io sento una rabbia pazzesca. Era addirittura andata in ospedale. Chi ha aiutato? La preside scrive una lettera ai ragazzi per trattare che non sono soli. Si. Sono soli. Se si viene a sapere che un ragazzo ha alzato le mani UNA VOLTA, anche solo una, ha commesso un reato, è un campanello d'allarme. Era una bambina e nessuna l' ha aiutata. Per favore parlane.
Ci sono venuta più volte, l'ultima poche settimane fa: nella newsletter metto tutte le date a partecipazione pubblica.
Seguirò meglio allora, ti metto in prima linea su tutto. Mi piace quello che scrivi
In Spagna Íñigo Errejón, uno dei fondatori di Podemos e portavoce di Sumar, si proclamava leader progressista e femminista ed è stato costretto alle dimissioni la scorsa settimana perché coinvolto in numerosi episodi di molestie e abusi sessuali. Quando vedo queste cose mi chiedo sempre dove siano gli uomini, perché non si vede mai quel cambio necessario, in cui isolano il violento e iniziano a ripensare l'essere uomo. Mi è piaciuto quello che ha scritto Guillermo Zapata, uno dei leader di Sumar (sia Podemos che Sumar sono formazioni della sinistra radicale, quella che vuole una società più inclusiva, parità di genere, ecc ecc). Sul comportamento privato di Errejón pare ci fossero molti rumors e Zapata scrive: "C'erano rumors e, invece di andare a vedere di cosa si tratta, aspetti e rimandi. La differenza tra noi e le donne è che loro non possono aspettare, perché è la loro vita". Non è che mi faccia piacere, ma è una spiegazione della differenza di comportamento. Ma può spiegare perché non si muovono, non si ribellano e non chiedono altri modelli di comportamento?! "Iniziare a essere noi quelli che fanno domande ed esigono risposte, quando ne veniamo a conoscenza, invece di lasciare da sole le donne" scrive ancora Zapata. Mi chiedo quando inizierà a succedere.
Bello quest'articolo, Giulia, mi hai fatto pensare a tante cose, grazie; vorrei un mondo in cui la violenza e le molestie sessuali provocassero ribellione e indignazione in tutti, perché sono un problema di concezione della società e non un problema delle donne.
Che dire di questa Newsletter? MONUMENTALE!
Altra cosa che mi fa sempre riflettere è lo stato d'animo, di chi scrive. In questa puntata si sente rabbia e molto altro ma soprattutto rabbia. E' forse questa la chiave di volta per noi femministe? Manifestare la rabbia laddove si continua a minimizzare cose atroci e indifendibili?!
Condivido ciò che scrivi, unico punto in cui non mi ritrovo è "Filippo Turetta è uno di questi uomini, uno di questi ragazzi mal educati dagli altri uomini, da quelli più grandi di lui". Io da madre sento la responsabilità di educare e non credo debba essere delegata agli "altri uomini". Credo che la responsabilità di crescere ragazzi che sappiano cosa vuol dire rispettare le donne vada equamente divisa tra madri e padri.
I bambini e i ragazzi apprendono i codici della maschilità dagli altri maschi. Tu non puoi insegnare a tuo figlio a fare l'uomo, gli puoi insegnare dei principi generali che però lui applica secondo i codici che riceve dagli altri uomini. E qui avviene la frattura. I genitori di Filippo Turetta non hanno certo allevato un assassino, eppure assassino è diventato.
Giulia.. I genitori di T hanno allevato un assassino. Non hanno allevato un bravo ragazzo che rispettasse le altre persone. Non ha avuto un raptus dell'attimo di rabbia. Hanno allevato un assassino calcolatore che usa stalkerato, ha pianificato, ha studiato per essere assassino. I genitori hanno una responsabilità.
Io da madre (il mio ha 16) mi sto rendendo conto che ho un controllo sul suo sentire molto limitato. Parliamo di tante cose, ma ad esempio la sua canzone preferita è bella stronza di Masini. Capisco che l'influenza del gruppo e degli uomini che lo circondano è sempre maggiore della mia. Agli occhi suoi e della società il mio punto di vista ha un valore inferiore rispetto a loro, per tanti motivi, i suoi amici sono il gruppo con cui si deve uniformare e si deve far riconoscere, gli altri uomini il modello aspirazionale. È molto complicato siamo animali sociali e abbiamo bisogno di riconoscimento e modelli aspirazionali. Per questo il discorso di Giulia sui nostri leader che devono cambiare è fondamentale in questo momento storico. Abbiamo bisogno di voci forti fuori da questo coro di morte
Continuo a non essere d'accordo, ai figli non si insegna a "fare l'uomo" o a "fare la donna", si insegnano principi, valori, il rispetto, la non violenza (ne agita ne subita). Si insegna a chiedete aiuto se si provano emozioni soverchianti. Per me tutto questo non ha sesso
Non è così, semplicemente. Tu hai imparato dalle altre donne quali sono i comportamenti appropriati per una donna, gli uomini uguale. La famiglia è solo una parte del quadro, fuori c'è il mondo, e il mondo non lo controlli.
Se ci metti pure che quello che la gente chiama "rispetto" ha valori molto diversi da persona a persona, spero che tu capisca che il tuo mondo non è tutto il mondo.
Non mi sono spiegata, non intendo che tutto dipenda dai genitori, so bene che c'è un mondo fuori. Quello che non condivido è quello che chiami "comportamenti adeguati per una donna". Mi faresti un esempio di comportamento adeguato ad una donna e uno adeguato ad un uomo?
Speravo che il podcast fosse tutto tuo. Tipo Selvaggia Lucarelli. Che non pago. Ma il tuo lo pagherei!!
C'è già la newsletter, ce la facciamo bastare, per ora!
Ok.
Precisa e ineccepibile. Grazie
Torino? 🙏 Ti adoro, dopo la scomparsa di MM attendo le tue newsletter come una ventata di aria nuova. Grazie !
Cosa vuol dire spandoni?
Come si capisce due righe sotto: spacconi.