"cara Chiara" mi è sceso il latte alle ginocchia anche se capisco l'intento
"ma se riusciamo vuoi farla di nuovo più tardi" era da espellerli entrambi, con rehab obbligatoria per eccesso di centrismo per "Ama"
@all sul palco: "Ama" tuo cuggino. Già che ti sia riconosciuto per momento storico favorevole un appellativo rubato a un austriaco geniale che citava un altro austriaco geniale.
Morandi con la scopa in mano è la lezione di stile, con indicazione sottesa "Ama, perché non gli hai dato una ramazza"
Valentino/Piccioli estremo su Elodie è l'altra misuratissima e superlativa lezione di punkpop style. Meno, molto meno, il resto delle dimostrazioni fashioniste, ma i gioielli su Ferragni erano da paura.
Spaccare tutto è punk nei limiti dell'estetica e del risveglio positivo a mezzanotte e dintorni, perché sei davanti al mondo e non a casa tua, perché c'è già abbastanza gente che pensa di avere un motivo giustificato per spaccare rovinare sporcare imbrattare e lanciare rifiuti, e il genietto musicale, arricchito perché (anche) bravo, non è bene che sia leader of the pack. E il sorriso da joker stampato. Non sei joker, belli i tattoo e la scollatura, ma meno, molto meno - less is more (per lezioni di stile citofonare Mahmood)
Mengoni ha una voce pazzesca ed è un interprete pazzesco e se la gode.
Oxa ha una voce pazzesca anche se mi scivola su un paio di note retoriche e la T sui denti allineati, ed è una interprete, studiatissima al millimetro, pazzesca: la svolta nomad/joplin è credibile.
Non ho visto Zarrillo. Non ho visto Concato. Molto bene.
Sanremo che non vedo per snobismo innato e per non risolte vendette di tarda adolescenza, lo vedo attraverso le tue parole e così mi piace assai... Graçias
Che dire sulla Ferragni, non la seguo sui social, ma in ogni caso compare in ogni dove, quindi indirettamente la seguo: mi ha infastidito il modo in cui l'hanno tratta Amadeus e Morandi, sminuendola, come hai scritto tu. Se avesse avuto più esperienza forse avrebbe potuto rispondere e rimetterli al loro posto. Ma chi ha la risposta pronta? Probabilmente è abituata a farsi selfie, a raccontarsi a modo suo, ma sul palco, in diretta nazionale, è diverso e non era preparata. Sul discorso, avrebbe chiaramente potuto farsi aiutare, ma dalle persone giuste. Forse non ha autori così sensibili al tema del femminismo, o forse non ha autori. In sostanza, dopo la tua newsletter, se già ero infastidita da come è andato il primo giorno, ora lo sono ancora di più! Bruciamo i cassonetti!!!
Certo se avesse provato lei a buttare giù le fioriere non so se Morandi si sarebbe presentato con la scopa a ripulire...
L'unico commento che ho su Ferragni e' che invece mi e' piaciuto il fatto che si sia rivolta a se stessa, esprimendo le sue esperienze e i suoi sentimenti, senza usare il piedistallo su cui era per dispensare lezioni. Il privilegio si', sono d'accordo, ma non credo che tolga molto. Al contrario, persone come Benigni, per quanto magari brave, parlano per imperativi, come se fossero pedagoghi in possesso di verita' assolute da dispensare urbi et orbi.
Ma infatti ho letto tutto il resto dell'articolo annuendo. Spazi come Sanremo sono performativi per definizione, anche quando usati come cassa di risonanza per istanze significative. Ma questa e' robaccia performativa in uno spazio di per se' performativo. Ugh. Per questo il monologo di Ferragni, per quanto perfettibile, secondo me e' apprezzabile nella sua forma intima e non didascalica.
[Si dice performativo in italiano? Non sono abituato a leggere e scrivere queste cose in Italiano].
Sono d'accordo su tutta la linea riguardo il controverso intervento di Chiara. Da parte mia, inoltre, ho avvertito una forte strumentalizzazione di tematiche legate al femminismo, riproposte poi in un contesto che secondo me era quasi invalidante. La controprova si è avuta prima e dopo l'intervento, con i commenti paternalistici di Amadeus ("L'ha scritta tutta da sola la letterina", cito non testualmente, ma lì siamo). Ho trovato questo momento molto mortificante per chi lotta da anni per evitare che temi importanti come questi vengano sminuiti, dando armi ancora più affilate ai soliti detrattori. Sicuramente, si poteva fare altrimenti.
"tutto da sola" era da tacco a spillo sul ditone
"cara Chiara" mi è sceso il latte alle ginocchia anche se capisco l'intento
"ma se riusciamo vuoi farla di nuovo più tardi" era da espellerli entrambi, con rehab obbligatoria per eccesso di centrismo per "Ama"
@all sul palco: "Ama" tuo cuggino. Già che ti sia riconosciuto per momento storico favorevole un appellativo rubato a un austriaco geniale che citava un altro austriaco geniale.
Morandi con la scopa in mano è la lezione di stile, con indicazione sottesa "Ama, perché non gli hai dato una ramazza"
Valentino/Piccioli estremo su Elodie è l'altra misuratissima e superlativa lezione di punkpop style. Meno, molto meno, il resto delle dimostrazioni fashioniste, ma i gioielli su Ferragni erano da paura.
Spaccare tutto è punk nei limiti dell'estetica e del risveglio positivo a mezzanotte e dintorni, perché sei davanti al mondo e non a casa tua, perché c'è già abbastanza gente che pensa di avere un motivo giustificato per spaccare rovinare sporcare imbrattare e lanciare rifiuti, e il genietto musicale, arricchito perché (anche) bravo, non è bene che sia leader of the pack. E il sorriso da joker stampato. Non sei joker, belli i tattoo e la scollatura, ma meno, molto meno - less is more (per lezioni di stile citofonare Mahmood)
Mengoni ha una voce pazzesca ed è un interprete pazzesco e se la gode.
Oxa ha una voce pazzesca anche se mi scivola su un paio di note retoriche e la T sui denti allineati, ed è una interprete, studiatissima al millimetro, pazzesca: la svolta nomad/joplin è credibile.
Non ho visto Zarrillo. Non ho visto Concato. Molto bene.
Io voto Bertè (ah no?)
Sanremo che non vedo per snobismo innato e per non risolte vendette di tarda adolescenza, lo vedo attraverso le tue parole e così mi piace assai... Graçias
Che dire sulla Ferragni, non la seguo sui social, ma in ogni caso compare in ogni dove, quindi indirettamente la seguo: mi ha infastidito il modo in cui l'hanno tratta Amadeus e Morandi, sminuendola, come hai scritto tu. Se avesse avuto più esperienza forse avrebbe potuto rispondere e rimetterli al loro posto. Ma chi ha la risposta pronta? Probabilmente è abituata a farsi selfie, a raccontarsi a modo suo, ma sul palco, in diretta nazionale, è diverso e non era preparata. Sul discorso, avrebbe chiaramente potuto farsi aiutare, ma dalle persone giuste. Forse non ha autori così sensibili al tema del femminismo, o forse non ha autori. In sostanza, dopo la tua newsletter, se già ero infastidita da come è andato il primo giorno, ora lo sono ancora di più! Bruciamo i cassonetti!!!
Certo se avesse provato lei a buttare giù le fioriere non so se Morandi si sarebbe presentato con la scopa a ripulire...
L'unico commento che ho su Ferragni e' che invece mi e' piaciuto il fatto che si sia rivolta a se stessa, esprimendo le sue esperienze e i suoi sentimenti, senza usare il piedistallo su cui era per dispensare lezioni. Il privilegio si', sono d'accordo, ma non credo che tolga molto. Al contrario, persone come Benigni, per quanto magari brave, parlano per imperativi, come se fossero pedagoghi in possesso di verita' assolute da dispensare urbi et orbi.
Eh, ma Benigni è maschio. Mica rappresenta "gli uomini".
Ma infatti ho letto tutto il resto dell'articolo annuendo. Spazi come Sanremo sono performativi per definizione, anche quando usati come cassa di risonanza per istanze significative. Ma questa e' robaccia performativa in uno spazio di per se' performativo. Ugh. Per questo il monologo di Ferragni, per quanto perfettibile, secondo me e' apprezzabile nella sua forma intima e non didascalica.
[Si dice performativo in italiano? Non sono abituato a leggere e scrivere queste cose in Italiano].
Sono d'accordo su tutta la linea riguardo il controverso intervento di Chiara. Da parte mia, inoltre, ho avvertito una forte strumentalizzazione di tematiche legate al femminismo, riproposte poi in un contesto che secondo me era quasi invalidante. La controprova si è avuta prima e dopo l'intervento, con i commenti paternalistici di Amadeus ("L'ha scritta tutta da sola la letterina", cito non testualmente, ma lì siamo). Ho trovato questo momento molto mortificante per chi lotta da anni per evitare che temi importanti come questi vengano sminuiti, dando armi ancora più affilate ai soliti detrattori. Sicuramente, si poteva fare altrimenti.
Sottoscrivo tutto, con in più la mia sensazione che del “anche i ricchi piangono” posso fare tranquillamente a meno 😊